Le dichiarazioni in videoconferenza al Parlamento Europeo di Beppe Grillo, ospite ieri di ieri dell’evento organizzato dal Presidente David Sassoli “Idee per un nuovo mondo”, hanno fatto scalpore nei media e nel dibattito politico. Secondo Grillo: «a votare ci va ormai meno del 50 per cento, è una democrazia zoppicante. Si cominciano a prospettare scenari come l’estrazione a sorte, perché no? Perché non posso selezionare una persona con certe caratteristiche?».
A Grillo ribattono i promotori della proposta di legge di iniziativa popolare Politici Per Caso, per istituire in Italia il modello delle assemblee di cittadini estratti a sorte. Tra i promotori dell’iniziativa Marco Cappato, fondatore del movimento paneuropeo di iniziativa popolare Eumans!, Mario Staderini, da tempo impegnato per salvaguardare i diritti politici dei cittadini, Lorenzo Mineo, coordinatore del centro di iniziativa politico-legale Democrazia Radicale e Samuele Nannoni, fondatore di Oderal, l’Organizzazione per la Democrazia Rappresentativa Aleatoria.
“Siamo felici che Grillo accenda in Italia il dibattito sulle assemblee di cittadini estratti a sorte – dichiarano Cappato e Staderini – che col supporto di esperti studiano, dibattono e decidono su questioni di interesse generale, dove la politica elettorale non riesce a dare soluzioni adeguate. Una prassi seria che è già affermata a livello internazionale, recentemente in Francia su iniziativa di Macron e prima ancora in Irlanda e Belgio. Occorre passare dall’evocazione del sorteggio ad un’iniziativa popolare e istituzionale: a Ottobre inizieremo a raccogliere le firme sulla proposta di legge Politici Per Caso, già depositata in Cassazione, che chiede di istituire le Assemblee di cittadini anche in Italia, a partire da una grande consultazione sul cambiamento climatico. Beppe, perche non raccogli con noi le 50mila firme necessarie per portare la proposta in Parlamento? A febbraio non ci hai risposto, ma l’invito è sempre valido.