Lettera al Presidente del Consiglio per rivendicare i miei diritti politici

Gent.mo Presidente,

Le rivolgo questa lettera come cittadino, nonché in qualità di coordinatore del centro di iniziativa politico-giuridica Democrazia Radicale, proprio nel giorno dell’anniversario della Legge n. 352 del 25/05/70 che regolamenta le procedure per poter presentare referendum e iniziative popolari nel nostro paese. 

La decisione del Comitato dei Diritti Umani dell’ONU dello scorso novembre 2019, sul ricorso Staderini/De Lucia Vs Italia, impone all’Italia di rientrare nella legalità internazionale e quindi nella legalità costituzionale, modificando la normativa in materia di referendum in modo tale “che non via siano più restrizioni irragionevoli alla partecipazione dei cittadini alla vita politica”. 

Tale decisione conferma e rafforza l’attività di Democrazia Radicale, le cui iniziative sono improntate a garantire la parità di accesso ai diritti politici dei cittadini, ma rafforza soprattutto il mio sentimento, come cittadino e nel rispetto dei miei diritti costituzionali, di voler partecipare e intervenire direttamente sulle decisioni che riguardano la vita pubblica, attraverso il ricorso all’iniziativa popolare.

Le chiedo, pertanto, formalmente, come  cittadino Italiano, europeo, globale, di voler adottare le misure necessarie per la modifica in tal senso della Legge 352/70, con particolare  riferimento alla pratica di autenticazione delle firme (ad oggi discriminatoria per via dell’inaccessibilità degli autenticatori a cittadini che non facciano parte di grandi organizzazioni sindacali o partitiche) consentendo, per esempio, al comitato promotore di assumersi la responsabilità legale dell’autenticazione oppure riconoscendo forme di autentica come la firma digitale, modalità che permetterebbero il pieno esercizio di una mia prerogativa costituzionale, evitando peraltro, nel secondo caso, di sospendere i diritti politici in periodi emergenziali come questo.

Nella speranza di un Suo cortese riscontro, resto a disposizione Sua e dei Suoi uffici per qualsiasi approfondimento.

Un saluto cordiale,

Lorenzo Mineo

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